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Màrtiri, I.

(Les Martyrs ou le Triomphe de la religion chrétienne). Opera di F.-R de Chateaubriand, pubblicata nel 1809. Si propone di dimostrare la superiorità del Cristianesimo, che maggiormente favorisce l'evolversi dei caratteri e il gioco delle passioni, nei confronti del paganesimo. L'azione si svolge nel III sec., ai tempi delle persecuzioni di Diocleziano. Il giovane greco cristiano Eudoro ama, corrisposto, Cimodocea, figlia del sacerdote pagano Demodoco, la quale si converte al Cristianesimo per poter sposare l'amato. Tuttavia anche Gerocle, proconsole di Acaia, ama Cimodocea e per vendicarsi perseguita i due giovani finché essi, separati da ostacoli e disavventure, si ritroveranno nell'arena del Circo per sopportare insieme il martirio e la morte. L'opera si conclude col trionfo del Cristianesimo sotto l'Impero di Costantino. Benché gli interventi meravigliosi di Dio e del diavolo rivelino l'ingenua ispirazione dell'autore, l'opera comprende pagine rimaste famose, per carica emotiva e delicatezza descrittiva. Notevole è anche la suggestività delle descrizioni geografiche e la ricostruzione storica del periodo.